Maria Luisa Sotti, la regina delle erbe aromatiche, fondò proprio a Cellarengo, nel 1982, un laboratorio botanico divenuto famoso in Europa. e fino alla fine degli Anni 90 vi mise a dimora le sue aromatiche inconsuete e le sue collezioni di esemplari unici e sconosciuti, come la salvia indiana, l’aquilegia e le piante a foglia grigia.
Fu il primo giardino botanico del genere in Italia «e per di più diretto da una donna: fece rumore!».
Instaurò scambi intensi con oltre 250 orti botanici di tutto il mondo e, oltre a tenere rubriche sui media, partecipare a programmi tv e mostre e a tenere lezioni in tutta Italia, scrisse anche diversi manuali che ancora oggi sono i testi di riferimento per le nuove generazioni di vivaisti, come il primo dizionario di botanica orticola inglese-italiano, scritto alla fine degli Anni 80.